Scrivo di primo mattino a Richter, con tutto il cuore, facendogli presente che il suo sentimento nei miei confronti mi è del tutto indifferente, ma che, se non si pente sinceramente verso R. di essersi lasciato fuorviare dalle chiacchiere, non potrà mai più avere nulla a che fare con lui – come R., senza alimentare alcuna speranza, gli aveva fatto capire. R. mi sorprende mentre scrivo e, dopo avermi letto le due lettere (quella di Richter e la sua), io gli leggo la mia, che lo commuove e della quale dice che la richiederà indietro se R. [1] non si comporterà di conseguenza. –
Arrivo di Schuré. Bell’articolo sull’Indépendance Belge firmato da Brassin [2] – è triste che l’unico scritto semplice e onesto su questo periodo meraviglioso sia apparso in lingua francese. R. ha redatto un rapporto per il Re [3], che in questo momento si trova a Parigi! (Non a Parigi, bensì a Reims, luogo dell’incoronazione dei Re!)
Il giorno del nostro matrimonio.
[1] Si riferisce a Richter.
[2] Louis Brassin (1840–1884), fratello del direttore d’orchestra di Bratislava, Gerhard Brassin.
[3] Lettera di Richard Wagner del 22 agosto 1875, con un resoconto delle prove preliminari a Bayreuth e una valutazione delle prestazioni degli artisti coinvolti.
Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]
