R. è convinto che il suo malessere derivi dall’arrabbiatura che gli procura Niemann. Gli dico che bisogna decidersi a considerarlo una meteora, e allora sopportare anche i meteoriti che cadono sulla testa. Commissioni per i bambini — R. si mantiene calmo, ma non è ancora del tutto ristabilito.
Nel pomeriggio visita dell’amico Feustel — porta atti riguardanti i signori Voltz e Batz, ed è persuaso che R. riuscirà a liberarsi da questi due uomini disonesti! L’amico Feustel, raggiante: ha salvato nostro nipote Jachmann e probabilmente, entro cinque o sei anni, avrà portato a termine un affare molto vantaggioso.
La sera R. apre Meister Eckhart; alcune frasi ci colmano del tutto: il vedere e l’udire, il vedere come azione, il fatto che, attraverso il sapere, si debba giungere al non-sapere — così profondo — «qui mi sento a casa», dice R. Ha letto anche qualcosa nell’Edda: mi sembra quasi che i miti dei Germani si siano ristretti, confinati nel rifugio che avevano trovato.
Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]
