Domenica 10 (10 ottobre 1875)

Cosima Wagner Diari

23 anni fa vidi R. per la prima volta! … Un’allegra colazione. Visita del generale Herz in alta uniforme americana, fregiato anche di decorazioni americane! R. legge il libro di Schuré; ride degli “occhi piccoli” e dice che per la gente questo è sempre segno di qualcosa di sgradevole. R. oggi passeggia da solo, io resto con i bambini.

La sera vengono i nostri musicisti; riprendiamo un quartetto di Beethoven (Op. 2). Durante il primo movimento R. dice: “Questa è la grazia dello spirito più profondo, che gioisce della forma”. Fa un paragone tra il coro di caccia nel “Freischütz” e quello nell’”Euryanthe”: Nel primo, dice, “Weber era ancora un lirico popolare, ha scritto un coro come lo si canta; nell’“Euryanthe” è molto più drammaturgo: scrive il coro come lo si ascolta, scaturito dalla natura”. Anche la marcia nell’Euryanthe, per quanto fugace e abbozzata possa sembrare, è concepita in modo drammatico – e ha proprio quell’effetto”. – Sulla sua famiglia, R. dice scherzando: “Ho con lei lo stesso legame che ho col mio callo al piede sinistro”. Racconta del 10 ottobre 1853 [1] e lo fa rivivere con lo champagne!


[1] RW cenò con Liszt e i suoi figli a Parigi, dove vide per la prima volta Cosima, che non aveva ancora compiuto sedici anni.

Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]


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