Mercoledì 27 (27 ottobre 1875)

Cosima Wagner Diari

R. mi ricorda che ieri, durante la lettura della Pandora (il racconto di Epimeteo sulla sua scomparsa) non ho potuto trattenere le lacrime. Egli trova cose belle nella poesia, ma vi scorge la ricerca di una forma [1]. Dopo pranzo R. parla della parola di Lessing: meglio l’anelito verso di essa [la verità], che la verità stessa [2]. “Sì, se solo non ci fosse qualcosa di diverso da ciò che ora intendiamo per verità!”.

La sera, il Quartetto in La maggiore di Beethoven [3]: senza eccessiva gioia nell’ascoltarlo. Nello Scherzo, che R. ha sempre indicato come una danza contadina olandese, si scopre che R. lo aveva completamente ricomposto nel ricordo: e in realtà è molto meno rude, molto più sentimentale di quanto pensasse. Il Quartetto in Mi minore [4] ci rende felici; in particolare, R. definisce il Minuetto come una delle cose più belle mai scritte. Per me, la prima parte di questo Minuetto è come il battito d’ali di due farfalle e il loro desiderio di luce, un gioco dolorosamente lieto e agitato. – Ma cosa si può dire, in fondo, della musica?… R. raccomanda ai giovani musicisti di osservare la differenza tra “Tempo di Minuetto” e “Minuetto”; il primo più lento, il secondo, grazie a Haydn, divenuto un Ländler [5]. Poi R. si dedica ai quartetti di Haydn, che trova meravigliosi.


[1] Forma: intesa come struttura espressiva; cercarla implica una mancanza di naturalezza.

[2] La citazione “meglio l’anelito verso di essa, che la verità” è una sintesi del pensiero di Gotthold Ephraim Lessing, che sosteneva che il valore di un uomo risiede nella ricerca attiva e sincera della verità, non nel possesso di essa. L’anelito, ovvero la costante aspirazione, è preferibile perché è il processo di ricerca che aumenta le capacità umane, mentre la verità posseduta può portare a pigrizia e superbia.

[3] Op. 18 n. 5.

[4] Op. 59 n. 2.

[5] Ländler – danza popolare in tempo ternario, di origine austriaca e tedesca, che precedette il valzer. Haydn trasformò il Minuetto da danza aristocratica a forma più semplice e vivace, ispirata al Ländler.

Note

1 Al diario è allegato un ritaglio del quotidiano Fränkische Zeitung dello stesso giorno (prima pagina), con un commento non firmato sul rifiuto, da parte del re di Baviera, dell’indirizzo ultramontano presentato dal dottor Jörg.

2 Al diario è allegato un ritaglio strappato del quotidiano Fränkische Zeitung del 27 ottobre 1875, con un “appello agli artigiani e ai piccoli commercianti di Bayreuth” affinché si iscrivessero alle liste dei partecipanti a una mostra nell’anno del Festival.
In una riunione tenutasi la sera precedente, si era cercato di impedire lo svolgimento della mostra, presumibilmente “perché il signor Richard Wagner non desidera che accanto al Festival scenico si tenga anche una mostra”; ma non ci si lasciava dissuadere, “almeno per sfruttare in qualche modo l’afflusso di stranieri che ne deriverebbe, in un periodo comunque difficile, dato che ci è stato spesso indicato questo momento come un grande onore e una fonte di guadagno per gli abitanti” (firmato C. Wendel).

Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]


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