R. non si lascia convincere a riprendere la biografia; dicendo di avere troppa poca tranquillità in questo momento. Appena ne abbiamo discusso, arriva un dispaccio del signor Fürstner, che insiste sul “suo diritto”. R. vuole arrivare al processo. A tavola siedono i signori Unger, Hey, Seidl e Zumpe; si dice che il primo si distingua in modo particolare. Poi partiamo per l’Eremitage con i bambini. La sera ascoltiamo il primo canto della Bible di Guiot; ridiamo nel vedere che i miei antenati materni (i Flavigny) sono elencati tra i buoni.
Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]
