R. purtroppo non ha passato una buona notte. Al mattino ho dovuto sistemare il bucato; lui ha sempre problemi con l’orchestra, aumentano così tanto le condizioni che i costi crescono notevolmente. Un certo signor v. Sydow[1] scrive da Amburgo a proposito del metodo di Logier, perché ha letto nell’autobiografia che R. vi ha imparato la composizione; l’ha cercato ovunque, ma non è riuscito a trovarlo! R. gli risponde di buon umore.
Tempo piacevole, aria primaverile, molti uccelli all’aperto, se solo la vita non fosse così opprimente e ci si potesse dedicare completamente a un solo scopo. –
La sera, leggiamo Gfrörer; i pensieri di R., sono spesso occupati dalla storia della conversione al cattolicesimo, spiega questo attraverso la terribile filosofia: se Gfrörer avesse conosciuto Schopenhauer, probabilmente non avrebbe compiuto un passo del genere.

“For Leubald and Adelaïde, I now wanted to write music similar to Beethoven’s for Goethe’s Egmont; in particular, the very different types of ghostly apparitions belonging to the world of spirits should only receive their proper color through the corresponding musical accompaniment. To make it possible for me to quickly acquire the necessary skills for composing, Logier’s Method of the basso continuo was supposed to teach me, which had been recommended to me in a musical lending library as a practical textbook for the rapid learning of composition.”
Richard Wagner, Mein Leben (My Life)
[1] Hans o Emil von Sydow, Amburgo. – secondo il metodo Logier: Johann Bernhard L. (1777-1846), pedagogo musicale tedesco attivo in Irlanda e Inghilterra, Richard W agner cita il suo metodo in ML p. 38; il titolo completo della sua opera: “System der Musik-Wissenschaft und der praktischen Komposition mit Inbegriff dessen was gewöhnlich unter dem Ausdrucke General-Baß verstanden wird”, Berlino 1827.
Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]