Sabato 15 (15 maggio 1875)

Cosima Wagner Diari

Orario stabilito per i piccoli; lettera dalla madre superiora riguardo a Boni e Lusch, in particolare il suo giudizio su quest’ultima mi rattrista profondamente; ammonizioni ai bambini! …

Una lettera molto gentile da O. Bach e una molto bella dall’amico Nietzsche a proposito del Götterdämmerung. R. mi ha detto: “Questo deve farti piacere, che io abbia creato qualcosa di simile sotto la tua égida”; io ho risposto: che aveva già creato anche senza di me. Lui ha replicato “Si, ma mai e poi mai avrei scritto questo – sei tu che hai fatto uscire da me questi suoni”. Pensa molto al Parzival e vuole orientare le sue letture in quella direzione. Dio lo benedica!

La sera prendiamo il tè in giardino; arriva una lettera raccomandata da Braunschweig. R. ha subito un presentimento, e infatti Schroetter, il Siegfried da poco acquisito, si ritira. Gli scrivo per sapere se questa è la sua intenzione! … “Con la particolare calma che gli è propria nelle esperienze dolorose, R. dice: “Credevo che dovessi occuparmi solo della questione della locanda!” …

Ci siamo occupati degli schizzi di Beethoven per la Nona Sinfonia, pubblicati da Nottebohm [1]; è davvero curioso come, quasi insignificanti, persino banali, siano inizialmente i temi più importanti.

R. dice che a lui accade qualcosa di simile: ciò che scrive per primo, non riesce quasi mai a utilizzarlo così com’è – è come un segnale che si aveva qualcosa in mente, ma era tutt’altro, poi però lo si ritrova.

R. è uscito con i bambini; vedendo i cagnolini che si avventavano sulla cagnetta Brange, Fidi ha detto con calma: “È una porcheria”.


[1] Gustav Nottebohm (1817-1882), musicologo tedesco, è noto soprattutto per i suoi studi su Beethoven. Ha trascorso gran parte della sua vita a Vienna e si è dedicato alla ricerca sul compositore, facendo importanti scoperte che hanno contribuito alla comprensione del processo creativo di Beethoven. Nottebohm fu un pionieristico ricercatore in quello che oggi è considerato “studi beethoveniani”.

Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]


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